Coloro che avevano temperature del palmo della mano superiori a 31,5 gradi centigradi avevano maggiori probabilità di avere la patologia
Chi ha l'artrite reumatoide ha i palmi delle mani e le dita più calde rispetto a chi non ha la malattia. Per questo, scansioni atte a rilevare il calore con strumentazioni specifiche possono aiutare a diagnosticare la patologia. Lo rileva una ricerca dell'Università di Malta, pubblicata su Scientific Reports. La ricerca ha testato ultrasuoni e termocamere su oltre 80 volontari. Poco meno della metà dei pazienti (31) aveva l'artrite reumatoide mentre gli altri 51 avevano articolazioni sane. È emerso che coloro che avevano temperature del palmo della mano superiori a 31,5 gradi centigradi avevano maggiori probabilità di avere la patologia rispetto a quelli con mani più fredde. Lo stesso meccanismo è stato riscontrato per le temperature delle dita. Questo anche quando un altro ausilio diagnostico - l'ecografia, che produce immagini dei tessuti - non ha rilevato segni di malattia. I ricercatori ritengono che la differenza di temperatura possa essere il risultato dell'attività sottostante della malattia - come un gonfiore a basso livello all'interno dei tessuti (sinovite) - che potrebbe non produrre sintomi.
fonte: Scientific Reports
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